lunedì 11 marzo 2013

I marò restano in Italia.  Vergogna!





I marò, che godevano di un permesso, non ritorneranno più in India(http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/11/Maro-restano-Italia-annuncia-Terzi_8380909.html ).  E così per la serie “facciamoci riconoscere” come i soliti traditori di tutti, l’Italia ha colpito ancora. Le vittime sono gli Indiani, paese di antica cultura che non dimenticherà  -  non troviamo altra espressione -  la fregatura  made in Italy.




Chi scrive, non è un agnellino.   E perciò, alle brutte,   avrebbe preferito un’azione armata all’israeliana nel cuore nell'India.  Ma  non la solita pugnalata italiana alle spalle. E dai piani alti  dei palazzi del  potere.  

Naturalmente, sul piano della retorica giuridica, il Governo italiano - anche qui c’è una tradizione di abili legulei -  cercherà di indorare la pillola: le parole non mancano mai.  Tuttavia, quel che non si potrà cancellare, anche questa volta,  è la brutta  immagine dell’italiano traditore di tutti,  incapace di mantenere  la  parola data. Che vergogna!

Carlo Gambescia

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