lunedì 18 gennaio 2010

Il “nodo Pio XII”


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Non possiamo pretendere di sciogliere il “nodo Pio XII" scrivendo un post. Certo, come alcuni sostengono, la verità storica va accertata fino in fondo, aprendo gli archivi Vaticani. Ma può essere sufficiente? Ne dubitiamo. Prima di spiegare perché, passiamo però in rassegna le varie posizioni.
Antisemiti e antigiudaisti (più sfumato l'atteggiamento degli antisionisti) sono contro qualsiasi forma di approfondimento "storiografico" perché vi scorgono una grave intromissione nelle vicende interne della Chiesa, se non di peggio…
Al contrario la comunità israelitica è favorevole. Anche perché si ritiene, che Pio XII avrebbe potuto, comunque, fare di più. E ovviamente, al suo interno, i livelli polemici variano in relazione ai diversi atteggiamenti politici maturati all'interno della diaspora ebraica. 
La Chiesa Cattolica, pur mostrandosi interessata e aperta al confronto, pare invece sostenere nei fatti che da un maggiore approfondimento storiografico nulla potrà venire di nuovo: Pio XII, fin d’ora, avrebbe le carte in regola per aspirare alla santità.
Il punto è che il “nodo Pio XII” è innanzitutto una questione politica. Perché legata alle differenti valutazioni degli attori politici internazionali sulla questione palestinese e in più in generale sul rebus medio orientale.
Perciò, pur auspicandolo, crediamo che un maggiore approfondimento storiografico, non scioglierà mai “il nodo Pio XII”.
La cultura non può bastare: i “dirimenti” dati archivistici, tanto invocati e attesi, in un contesto segnato da forti contrasti, rischiano di essere interpretati, una volta "usciti", secondo le rispettive convenienze politiche.
Solo un decisivo mutamento dei rispettivi, e per ora contrastanti, interessi strategici tra Usa, Europa, Israele, mondo arabo e islamico potrebbe contribuire a scioglierlo. Ma purtroppo ci si può giungere sia con la pace sia con la guerra.
Perciò, in ultima istanza il nodo Pio XII non è una questione storiografica, ma di rapporti di forza.


E di intelligenza politica. 

Carlo Gambescia

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