giovedì 13 aprile 2017

Un  DEF, quello di Gentiloni e Padoan, che apre le porte del Regno dei Cieli
In nome  del  Papa Re

Certa Italia non cambierà mai. Tasse e assistenzialismo: la politica economica dello Stato Pontificio, strapieno di straccioni e mendicanti ma privo di imprenditori, tutti in fuga perché scoraggiati dalla politica fiscale dei papi.  Pellegrino Rossi, ministro di Pio IX,  venne selvaggiamente pugnalato  per aver osato  parlare di riforme  liberali.  Non era un estremista, ma un accorto moderato che  voleva impedire la rivoluzione.        
Esageriamo?  No. E per scoprirlo  basta dare un’occhiata al Documento di Economia e Finanza  che tanto  piace al  "Sole 24 ore",  il quotidiano socialdemocratico (unico caso al mondo) della Confindustria.   Un DEF che invece, se rinascesse,  non  piacerebbe a Ottorino,  l’avo cattolico di Paolo Gentiloni, sicuramente più liberale del Presidente del Consiglio.  
Purtroppo, due misure  indicano chiaramente che i papi sono vivi e lottano insieme  a noi: l’imposizione di una cedolare secca sui  B&B e  il Reddito di Inclusione. Il punto non è quantitativo, ma qualitativo, concettuale: si penalizza chi si inventa un lavoro, come i gestori di B&B, spesso giovani e intraprendenti,  e si premia chi non lavora e si piange addosso.  Evocando, a telecamere accese, un principio evangelico piuttosto che economico, principio che aprirà pure le porte del Regno dei Cieli, ma non quelle di un’ economia sana, concorrenziale e produttiva. 
In fondo, la narrazione economica  è la stessa che animava ( e per qualcuno, anima...) la guerra dei papi all'economia moderna:  il libero mercato è cattivo, quindi i poveri sono vittime  innocenti  e gli imprenditori sempre colpevoli. Sotto sotto  c’è quell’odio puro   verso qualsiasi attività che “maleodori”  di iniziativa privata e  capitalismo.  
Insomma,  complimenti a Gentiloni e Padoan,  un bellissimo DEF,  in nome del Papa  Re...


Carlo Gambescia