lunedì 20 marzo 2017

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 13 marzo, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta nell'ambito della procedura riservata n. 911/1, autorizzazione COPASIR [Operazione “MAI DIRE MAI N.d.V.] è stato effettuata in data 19/03/2017, ore 11.31, la registrazione della seguente conversazione telefonica tra l’ utenza 347***, intestata a BERNASCONI SILVANO, e il telefono pubblico n. 06.**** dal quale parla PERSONA IGNOTA, APPARENTEMENTE DI SESSO FEMMINILE. Sono in corso indagini per appurare l’identità della PERSONA IGNOTA.

[omissis]


BERNASCONI SILVANO: “Pronto?”
PERSONA IGNOTA: [piangendo sommessamente]: “Silvano…Silvano, perché? Perché mi hai abbandonato?”
BERNASCONI SILVANO: “Come? Come, scusi? Ma lei chi è?”
PERSONA IGNOTA: “Mi dai del lei adesso?”
BERNASCONI SILVANO: “Ma chi è, chi sei?!”
PERSONA IGNOTA: “Allora è proprio vero. Neanche mi riconosci.”
BERNASCONI SILVANO [perplesso, dubbioso, un po’ interdetto]: “Guarda, cara, se mi conosci lo sai che io le voci…le facce non le dimentico, ma le voci proprio…”
PERSONA IGNOTA: “Tu non ti dimentichi le tette.”
BERNASCONI SILVANO [ridacchia]: “Anche quelle…su, dimmi chi sei, basta con gli indovinelli…”
PERSONA IGNOTA: “Hai giurato di amarmi davanti a tutti e non ti ricordi chi sono?”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Veronica? Veronica, sei tu? Cos’è questo scherzo?”
PERSONA IGNOTA: “Non sono Veronica.”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Senti, io non so chi sei, ma se per caso hai bisogno vieni qui che ne parliamo, d’accordo?”
PERSONA IGNOTA: “Mi vuoi dare dei soldi?”
BERNASCONI SILVANO: “Ma non lo so, tu ne vuoi? Hai bisogno?”
PERSONA IGNOTA: “Ho bisogno sì, ma non dei tuoi soldi.”
BERNASCONI SILVANO: “Ah. [pausa] E di cosa…”
PERSONA IGNOTA: “Ho bisogno di amore.”
BERNASCONI SILVANO [lunga pausa]: “Vedi, cara…posso chiamarti così?”
PERSONA IGNOTA [sospira]: “Fa’ pure. Bugia più bugia meno.”
BERNASCONI SILVANO: “Ma perché…Va bene. Senti. Io…io non sono più capace di darti quello che vuoi. Sì, dico, l’amore. Proprio l’amore, non sono più capace. Mi piacerebbe, sai? Ma non ci riesco più. Il resto sì, il divertimento, la simpatia, l’amicizia, anche il sesso… ”
PERSONA IGNOTA: “…i soldi…”
BERNASCONI SILVANO: “…anche i soldi, certo, cos’hai contro i soldi, si può sapere? L’amore però…no, l’amore non ci riesco più. [pausa] Mi dispiace.”
PERSONA IGNOTA [lunga pausa]: “Va bene. Sei stato sincero, Silvano. Grazie.”
BERNASCONI SILVANO: “Prego.”
PERSONA IGNOTA: “Ti meriti la verità.”
BERNASCONI SILVANO: “Mi dici chi sei?”
PERSONA IGNOTA: “Vedrai che ci arrivi da solo. Hai detto di amarmi in televisione, chiaro e forte, davanti a tutti. Ciao Silvano, addio.”
BERNASCONI SILVANO: “Ma quando mai ho detto che…[lunga pausa] Oh cribbio! ‘ L’Italia, il paese che amo ’! Aspetta! Aspetta, aspetta, ma allora tu sei…”
[La PERSONA IGNOTA ha chiuso la comunicazione NdV]

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...