lunedì 18 luglio 2016

                                                                                Arma dei Carabinieri (*) 

Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 18 luglio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 17/07/2016, ore 11.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]

S.E. FINZI MATTIA: “ Mi meraviglio di te, Fabio.”
SENSINI FABIO: “Scusa, non…”
S.E. FINZI MATTIA: “Guarda, è un peccato. Mi fidavo di te, e invece…”
SENSINI FABIO: “Mattia, cos’è questa storia? Ci dev’essere un equivoco.”
S.E. FINZI MATTIA: “Nessun equivoco. Guarda il calendario.”
SENSINI FABIO: “Come il calendario?! Scadenze non ce ne sono, a cosa…”
S.E. FINZI MATTIA: “E’ luglio, Fabio. Perché non me l’hai detto?”
SENSINI FABIO: [pausa] “Mattia, stai bene?”
S.E. FINZI MATTIA: “No che non sto bene. Ecco perché dovevi farmi notare che è luglio. E che dopo luglio viene agosto.”
SENSINI FABIO: “Non capisco. Scusa, Mattia, ma proprio non capisco.”
S.E. FINZI MATTIA: “Lo so che non capisci. Cosa si fa tra luglio e agosto?”
SENSINI FABIO: [lunga pausa] “Si va al mare?”
S.E. FINZI MATTIA: “Gli incapaci come te, vanno al mare. Gli altri fanno i colpi di Stato.”
SENSINI FABIO: “Mattia! Siamo al telefono!”
S.E. FINZI MATTIA: “Visto Erdogan? Visto? Va al mare lui?”
SENSINI FABIO: “Vengo lì e ne parlia…”
S.E. FINZI MATTIA: “Consensi alle stelle, opposizione rasa al suolo. Leggi qui, sul 'Fatto', quotidiano che se ne intende,  2745 magistrati buttati fuori a calci in culo!”
SENSINI FABIO: “Non al telefono, Mattia…”
S.E. FINZI MATTIA: “2745 magistrati! Dio che bello, Dio che soddisfazione! Così si fa!”
SENSINI FABIO: [ride forzatamente] “Ah ah ah… sei proprio spiritoso, Mattia…”
S.E. FINZI MATTIA: “Il referendum andava fatto a luglio! Anzi no, ad agosto, il 15 di agosto! Perché non me l’hai detto, eh? Che ti pago a fare?”
SENSINI FABIO: “Lo sai che era impossibile…”
S.E. FINZI MATTIA: “Impossibile un par di ciufoli! Si faceva ad agosto, non votava nessuno tranne noi, guastavamo la regata a D’Altema, vincevamo a mani basse, e invece? Eh? Invece cosa facciamo noi che siamo furbi? Votiamo a ottobre, a novembre, gli diamo il tempo di organizzare il NO, di coalizzarsi contro di me, ma che bravo, che bravo sei!”
SENSINI FABIO: [pausa] “Domattina trovi sul tavolo le mie dimissioni.”
S.E. FINZI MATTIA: “Troppo facile! Troppo facile adesso che hai fatto la frittata! No, tu adesso fai la valigia e parti.”
SENSINI FABIO: “Per dove, scusa?”
S.E. FINZI MATTIA: “Come per dove?! Vuoi andare al mare? Vai ad Ankara! Ti fai un bel corso di aggiornamento!”
SENSINI FABIO: [pausa] “Va bene. Telefono in ambasciata.”
S.E. FINZI MATTIA: “Macché ambasciata! Ci vai in incognito, ti mescoli alla folla, annusi l’atmosfera…full immersion, Fabio, full immersion!”
SENSINI FABIO: “Veramente, io…”
S.E. FINZI MATTIA: “Hai paura?”
SENSINI FABIO: [pausa] “Sì.”
S.E. FINZI MATTIA: “Molto bene. Impara la paura, Fabio. Un politico che non conosce la paura non è un politico, è un piazzista.”  [interrompe la comunicazione]


Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...




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