lunedì 13 giugno 2016

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 13 giugno, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 11/06/2016, ore 11.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


S.E. FINZI MATTIA: “Dicevi che non possiamo perdere, eh?”
SENSINI FABIO: “Ehem…”
S.E. FINZI MATTIA: “Che era impossibile, giusto?”
SENSINI FABIO: “Ma, sai…”
S.E. FINZI MATTIA: “E adesso? Se perdiamo Milano? Se perdiamo Torino?”
SENSINI FABIO [pausa]: “Va bene. Facciamo lo scenario peggiore, l’apocalisse. Perdiamo Milano, perdiamo Torino, Roma è già andata. Perdiamo anche il referendum di ottobre.”
S.E. FINZI MATTIA: “No eh? No il referendum!”
SENSINI FABIO: “Scenario apocalisse, Mattia. Perdiamo il referendum di ottobre, e tu ti dimetti.”
S.E. FINZI MATTIA: “Be’, mi dimetto…vediamo.”
SENSINI FABIO: “No, no: ti dimetti. L’hai promesso, da vero innovatore mantieni la promessa. Vai da Maccarella, e Maccarella respinge le tue dimissioni.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sicuro?”
SENSINI FABIO: “Per il bene del Paese, Mattia. Pensi che Maccarella abbia voglia di trovarsi un Presidente del Consiglio del Movimento 5 Bolle? Ma neanche per scherzo. E’ una persona anziana, non li conosce, non li capisce… i suoi giochetti democristiani con chi li fa? E la Panda grigia? Quelli sono poveri sul serio, vanno in giro in autobus, dai…”
S.E. FINZI MATTIA: “Sarà.”
SENSINI FABIO: “Stai tranquillo. Maccarella respinge le tue dimissioni. Tu ti sacrifichi per il bene del paese. Rimpasto di governo.”
S.E. FINZI MATTIA: “Coi 5 Bolle?”
SENSINI FABIO: “Coi 5 Bolle.”
S.E. FINZI MATTIA: “E se non ci stanno? Se insistono per le elezioni?”
SENSINI FABIO: “Ci stanno, ci stanno. E’ troppo tempo che annusano il potere, Mattia. Basta dargli modo di salvare la faccia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè?”
SENSINI FABIO: “Cioè, gli diamo: il Ministero della Giustizia, così con la magistratura se la sbrigano loro.”
S.E. FINZI MATTIA: “Auguri.”
SENSINI FABIO: “Il Ministero dei Rapporti con il Parlamento.”
S.E. FINZI MATTIA: “Giusto. Gli piace così com’è? Che se lo tengano.”
SENSINI FABIO: “Il Ministero della Difesa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sei matto? Non sanno neanche da che parte si comincia!”
SENSINI FABIO: “Perché la nostra Ribotti, invece? Che non distingue una pistola da un missile? No, no: Ministero della Difesa. Sono incompetenti e pacifisti, così si fanno odiare da tutte le FFAA. Se poi si prendono qualche tangente dai fornitori, sai che begli scheletri nell’armadio? E in caso ci chiedessero di mandare le truppe in Libia, a chi facciamo rispondere di no?”
S.E. FINZI MATTIA: “Mmmm…”
SENSINI FABIO: “E poi c’è il colpo di grazia, l’offerta che non possono rifiutare: il Ministero dell’Onestà.”
S.E. FINZI MATTIA: “Mi piace…”
SENSINI FABIO: “Ministero dell’Onestà! Come fanno a rifiutare?”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma che poteri gli daresti, al Ministero dell’Onestà?”
SENSINI FABIO: “Be’, anzitutto niente portafoglio. Per evitare tentazioni, no? E poi chi è onesto non ha bisogno di incentivi materiali.”
S.E. FINZI MATTIA [ridendo] “Logico…”
SENSINI FABIO: “Gli diamo tanta, tanta tv. Spazio sui media a volontà. Gli diamo anche voce in capitolo per la riforma della scuola, della burocrazia, della magistratura…”
S.E. FINZI MATTIA: “…del Parlamento, degli Enti Locali…”
SENSINI FABIO: “Di tutto. Le ipotesi sono due: o riescono a far diventare onesti gli italiani…”
S.E. FINZI MATTIA: “…come no…”
SENSINI FABIO: “O non ci riescono. Secondo me non ci riescono. E allora, a chi danno la colpa? A noi no, perché siamo al governo insieme.”
S.E. FINZI MATTIA: “Dici che danno la colpa agli italiani? Che siano così coglioni?”
SENSINI FABIO: “Può anche darsi. Secondo me danno la colpa all’opposizione. Saltini e compagnia cantante. I razzisti, affaristi, maschilisti, corrotti, eccetera.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè, tu dici che il Movimento 5 Bolle è come noi?”
SENSINI FABIO: “Ma sono come noi, Mattia. Sono la nostra bad bank. I più coglioni dei  nostri elettori per chi votano, secondo te?”
S.E. FINZI MATTIA: “Per i 5 Bolle.”
SENSINI FABIO: “E chi ha cominciato con la questione morale?”
S.E. FINZI MATTIA: “Noi.”
SENSINI FABIO: “Solo che loro ci credono sul serio. Per adesso. Quando saranno al governo, vedrai…”
S.E. FINZI MATTIA: “…che gli passa.”
SENSINI FABIO: “Esatto.”
[ridono]


Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler



(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...

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