venerdì 8 gennaio 2016

A proposito degli "stupri di massa" 
 I mille di Colonia



Diciamo la verità,  gli  “stupri di massa”, poi  retrocessi a "molestie  sessuali di massa",  che sarebbero avvenuti a Colonia  durante la notte di Capodanno, hanno colpito troppi nervi scoperti: il femminismo, per un verso globalista e aperto all’immigrazione, per l’altro, colpito negli affetti più cari (“io sono mia e anche  la notte 'devo' andare  - giustamente, per carità - in giro da sola");  la destra razzista, che non può non cogliere  qualsiasi  occasione, secondo suo costume, per inventare ("Colonia: mille immigrati violentano 80 donne", così "il Giornale")  e chiedere la chiusura delle frontiere (“padroni a casa nostra”); la sinistra e i cattolici (quelli dell’ ”immigrato è mio fratello”) che non sanno che pesci pigliare, dinanzi a comportamenti  antisociali e concentrati  a livello personale (mille extracomunitari) e spaziale (il centro di Colonia), per usare il sociologhese.  
Il vero  punto però è che tutti gridano, tutti insultano, tutti hanno ragione, nessuno decide. È l’ Europa di oggi bellezza…  Di fatto, in Germania, ora si parla - il lato è tragicomico - di misure di sicurezza, quindi ennesimo giro di vite,  per  Carnevale.  Una festa che, da che mondo è mondo, viene vissuta come  festa della libertà, del libero dispiegamento delle passioni, del gioco, del divertimento.  E  ora si parla di telecamere, strade piene di poliziotti e soldati,   Mah…
I mille di Colonia sono il simbolo, dispiace dirlo, di una Germania e di un’ Europa che navigano a vista. Che vanno avanti alla giornata. Non siamo in guerra con nessuno, però viviamo in città blindate; dobbiamo accogliere tutti, ma senza troppo impegno economico; dobbiamo chiudere le frontiere, ma non abbiamo il coraggio di farlo. Si vegeta,  nell’ incapacità di prendere qualsiasi decisione importante in un senso o nell’altro. Indecisionismo,  crediamo, legato all’immobilismo (buono per i tempi tranquilli ma non per quelli tempestosi) di una classe politica di estrazione socialista e cattolica (di sinistra), che ancora cincischia, pur  invocandola a suo tempo per l’Unione Sovietica, sulla propria radicale perestroika.   
Sicché, gli unici provvedimenti che vengono presi sono quelli di rafforzare ex post le misure di polizia,  restringendo così la libertà di tutti.
Per la nostra sicurezza. Dicono.

Carlo Gambescia                  

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