venerdì 17 aprile 2015

La parole e le cose
“Macelleria messicana"





Ci sono termini entrati nel linguaggio politico e giornalistico di cui nessuno riesce a stabilire la provenienza precisa. E anche di un certo peso. Si pensi a quel che sta succedendo a proposito delle dichiarazioni dell’agente Tortosa  sulla “macelleria messicana”, come hanno sentenziato i giudici,   scatenata dalle forze di polizia  nella Caserma Diaz  durante il G8 di Genova.
Se si fa una ricerca su Google circa le origini e il significato dell’espressione viene fuori poco.  Le definizioni  più attendibili sono contenute nel ben informato Urban Dictionary (*). Però, come dire,  di rimbalzo e in chiave ipotetica.  Perché  nell’Urban  è trattata   la voce  “the mexican standoff” o "mexican standout" (stallo messicano) che,  secondo l’inaffidabile Wikipedia (**)  sarebbe alle radici del termine “macelleria messicana”.  Ma, come vedremo,  tra le due voci non c’è ponte, se non quello rappresentato dalla zoppicante ipotesi wikipediana.   
In pratica, (la “top definition", su 21) indica una situazione di stallo  in cui ci si tiene sono tiro, prima del massacro finale,  privo di vincitori e vinti.  Come  ne “Le  iene” di Tarantino.  Una forma di "duello", come si evince, che per il  modus operandi rinvierebbe ai pistoleros messicani fine Ottocento…  E dal momento che si tratta di un termine ripreso e sviluppato  dalla cultura pop americana (soprattutto cinematografica), giunto a noi attraverso gli schermi, esso rivela, come ogni stereotipo hollywoodiano, un amaro retrogusto razzista. Comunque sia,  tutte le altre definizioni del’ Urban,  che abbracciano i campi più diversi della vita sociale ( lavoro, cinema, ristorazione, tempo libero, sesso, pornografia, eccetera),  privilegiano l’idea dello stallo:  di una situazione ferma, bloccata dalla quale, comunque vadano le cose, nessuno uscirà  camminando sulle proprie gambe. 
Che c’entra tutto questo con i fatti della Diaz? Dove  con  le mani, anzi con i manganelli,  i poliziotti  non sono sicuramente rimasti fermi?  Mah…  Oddio, forse un  nesso in fondo c'è.  Quale? Considerati i toni surreali delle polemiche di questi giorni, soprattutto se si pensa a  quel che  sta accadendo (non solo) ai confini dell'Occidente,  diciamo pure che tutti  hanno perso (qualcosa). A cominciare dal senso della misura.  

Carlo Gambescia


  


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