venerdì 15 gennaio 2010












Haiti
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Come esprimere il dolore del mondo? Forse la poesia dell’amico Nicola Vacca può aiutarci a capire la tragedia che si è rovesciata sul popolo haitiano.

Haiti
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La terra trema su quel poco
che hanno gli ultimi della terra.
In poco più di un minuto
l’inferno si scatena
e dove già si viveva di nulla
arrivano le macerie a condannare
per sempre chi ogni giorno
sopravvive nell’apocalisse della miseria.
Perché il Dio del Creato
distrugge ogni cosa
dove invece dovrebbe
arrivare la sua misericordia?
Qualche malpensante sostiene
che Egli sia l’alleato fedele del male.
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Agli ultimi due versi il credente può rispondere rinviando al misericordioso disegno divino. Ma il non credente? Chiunque rifiuti il Mistero non può non interrogarsi sul perché di tanto dolore. Abbattutosi su un popolo già tanto provato…

Ma se Dio è l’alleato fedele del male, visto che nei versi di Nicola si dà come scontata la sua esistenza, siamo sicuri che l’uomo sia sempre buon alleato di se stesso?
Se si accetta l’idea che Dio esiste ( sempre che non si condivida l’arduo dualismo gnostico del demiurgo cattivo e del dio impenetrabile, se non intellettualmente), perché mettere in dubbio la sua misericordia? Si può essere, a un tempo, credenti e non credenti? 

Carlo Gambescia

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