mercoledì 10 aprile 2013


Charles Maurras e i "moralizzatori
distruttivi" di oggi




Charles Maurras (1868-1952)

“Moralizzatori distruttivi”: l’espressione è del Presidente Napolitano. E merita un approfondimento.
Charles Maurras, da nemico della democrazia dei moderni finito nelle braccia di Hitler,  riteneva che le assemblee parlamentari fossero  "costitutivamente corrotte".  A suo avviso, infatti,  deputati e senatori, una volta privati di qualsiasi aristocratico senso dell’onore -  abolito per l' appunto  dalla democrazia -   non potevano non vendersi al miglior offerente.
È ciò che, fatte le debite proporzioni, sostiene oggi il partito dei "moralizzatori distruttivi", per i quali l’unico rimedio contro la corruzione  sarebbe, non un dittatore spietato,  ma la gigantesca  lente di ingrandimento del fisco e  della magistratura inquirente.  Diciamo che se Maurras peccava per eccesso di pessimismo, i moralizzatori di oggi commettono l’errore opposto, sono troppo ottimisti. Perché?
In realtà, sulla questione dell’onore,  mutuata per certi versi da Montesquieu, Maurras  non aveva tutti i torti. Il vero problema delle democrazie rappresentative  moderne resta tuttora  quello di come formare e motivare eticamente funzionari pubblici e parlamentari. Dal momento che quando latita il senso dell’onore, come orgoglio per i doveri svolti verso la comunità che si rappresenta, finiscono sempre per prevalere altri valori, spesso negativi.
Purtroppo, il senso dell’onore lo si coltiva  generazionalmente  attraverso il culto delle istituzioni e dell’orgoglio di appartenere ad esse (Durkheim docet). Se tutto questo manca, per precise ragioni storiche, non c’è fisco occhiuto e magistratura inflessibile che tengano…

Pertanto, il Presidente Napolitano  non sbaglia.  Infatti,   una moralizzazione, puramente repressiva, rischia solo di privilegiare la “paura”.  Che come insegnava Montesquieu  è  la madre di tutte le tirannie. Il che spiega, perché il "moralizzatore distruttivo"  Maurras, alla fine, pericolosamente esasperato dall'assenza  "di spina dorsale" dei politici francesi, scelse l'abbraccio mortale di  Hitler.  Perciò "moralizzatori distruttivi" , di oggi,  attenti a quel che fate.

Carlo Gambescia

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