venerdì 26 aprile 2013


Ce la farà Enrico Letta?





Ce la farà Enrico Letta?  Difficile dire.  A una parte  del Pd  ripugna governare con il "nemico assoluto" degli ultimi vent’anni ( un Berlusconi ora smanioso di “larghe intese”). In perfetto accordo con  l'altra minoranza esterna:  quella dei  post-comunisti di  Vendola.  I quali non perdono occasione  per     ribadire, compunti,  la continuità politica tra il Cavaliere e Mussolini.  Mentre  Cinquestelle, per ragioni di purezza razziale,  rifiuta di “mescolarsi” con Pd e Pdl. Infine,  Lista Civica  spera invece nella riedizione soft  del Governo Monti. Gli altri partiti, Lega inclusa,  stanno alla finestra, in attesa  non si sa bene  di che cosa.
Due i fattori che giocano   nella direzione  di un  esito negativo del tentativo Letta: a) la totale mancanza di spirito e volontà di mediazione tra le diverse forze politiche, dovuta b) alla crescente e pericolosa drammatizzazione, ormai ventennale, della lotta politica. Come del resto ha provato la  frattura, ideologicamente romanzesca, insensata e manichea sulle candidature alla Presidenza della Repubblica.
Due i fattori che invece depongono a  favore di una conclusione positiva del tentativo Letta: a) il grande lavoro di mediazione dietro le quinte  condotto dal Presidente Napolitano,  ormai al vertice di un Repubblica, almeno di fatto,  presidenziale; b) l’incalzare della crisi e della  necessità di varare misure di sostegno alla sempre più  fragile economia italiana.

Insomma, regna la massima incertezza.  Enrico Letta, sia detto con grande  rispetto,  benché molto preparato non pare  possedere, a differenza di Monti,  grande personalità politica (ovviamente il parallelo è  in chiave relativa,  non assoluta...).  Cosicché, questa volta,  il vero leader, seppure  dietro le quinte,  della  possibile coalizione sembra essere  Giorgio Napolitano.  Se Letta  ce la farà,  il nuovo governo sarà un vero e proprio  governo presidenziale.  In caso contrario,  potrebbero prepararsi tempi molto duri  per la democrazia italiana.

Carlo Gambescia

Nessun commento:

Posta un commento