mercoledì 27 febbraio 2013

Scenari del dopo voto
Bersani apre a Grillo? Poveri noi…



Non sappiamo quale sarà l’esito dell’apertura a Grillo di Bersani, il  grande sconfitto di queste elezioni. Apertura  - crediamo - rivolta a puntellare non tanto l’Italia, quanto la sua pericolante segreteria e le improbabili sorti di un governo di minoranza al Senato, appeso al sostegno  di un partito, come M5S, portatore  di una  bizzarra  visione della società italiana. O per dirla  meno elegantemente,  di  un'immagine,  nella peggiore delle ipotesi paranoica,  nella migliore satirica e superficiale.  
Perciò diciamo subito che il tatticismo bersaniano non promette nulla di buono. E rischia di far perdere  altro tempo prezioso all’Italia.
Grillo, l’oggetto dei desideri del segretario Pd, non ha per ora alcun interesse a governare. Anzi, avrebbe tutto da guadagnare da nuove elezioni sull’onda emotiva di uno sfascio provocato proprio da inopportuni tatticismi alla Franz von Papen… Bersani gioca con il fuoco. 
A fronte di una crisi economica seria, si deve rispondere, come in guerra, con un governo di unità nazionale,  quindi un governo politico per eccellenza, capace, per usare un pizzico di retorica,  di reggere le sorti della "patria" fino alla "vittoria". Lo si chiami "governissimo" o altro,  non importa il nome della cosa. Quel che conta  è   il  riuscire  muoversi  all'interno del  quadro politico europeo in modo unitario e serio.   Perché - piaccia o meno - fuori dall'Ue  non c'è salvezza. Per quale ragione, allora,  alimentare negli  italiani un controproducente anti-europeismo?
A Grillo, infine,  la scelta   di appoggiare il "governissimo", anche dall'esterno (in fondo,  ciò che vale  per  il  governo di centrosinistra o per  il "modello Sicilia", potrebbe valere anche per il  governo di unità nazionale...).  Oppure  di combatterlo, in chiave paranoica o satirica,   assumendosi gravissime responsabilità storiche.
Perché arrivare al governo di unità nazionale, obtorto collo  sprecando altro tempo in inutili  risse?  Con lo spread alle stelle e il debito pubblico fuori controllo?  
Berlusconi sembra disponibile. Perché non metterlo alla prova?
Carlo Gambescia


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