martedì 23 ottobre 2012

Giudici  "dei"   terremoti...



Perfetto, ora i giudici  sanciscono anche la prevedibilità obbligatoria dei terremoti. La sentenza dell’Aquila - certo, di primo grado - rappresenta probabilmente il punto d’arrivo della Repubblica Italiana dei Tecnici. Frutto certamente di un vuoto politico, apertosi nel 1992 con processi di Tangentopoli, e di cui la sinistra non ha saputo profittare costruendo una seria alternativa di governo. Quanto alla destra è preferibile stendere un velo pietoso.
Quindi perché meravigliarsi dell'ascesa dei tecnici?  Il potere - è noto - non ammette vuoti. E così in Italia è stato raccolto, anzi raccattato, dai tecnici: economisti e giudici. I secondi,  in fondo,  non sono che tecnici del diritto… Che in questo caso - ecco il lato tragicomico -. hanno giudicato e condannato a sei anni di reclusione altri...  tecnici.  Come dire:  esperti del  diritto contro esperti   tout court.  Infatti, come recita la  sentenza,  i membri della Commissione Grandi Rischi, riunitasi il  31  marzo 2009, sarebbero colpevoli  di «non aver allertato, anzi di aver minimizzato i rischi del terremoto. Sisma che poi arrivò» ( http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/10/22/Terremoto-Aquila-oggi-sentenza_7670171.html    ).  Insomma, cattivi scienziati...   Almeno secondo  altri  scienziati... del diritto... In sintesi:  Scienze giuridiche 1 - Scienze geologiche 0.  Con i politici in tribuna a fare la  ola,  secondo le convenienze.
Una curiosità.   Parliamo di giudici , che come associazione magistrati,  sono tuttora contrari a pagare "in contanti" per i propri errori. E che invece   hanno dichiarato la Presidenza del Consiglio - all'epoca in carica c'era Berlusconi  noto sostenitore  della  r.c. dei magistrati  -   responsabile civile per la morte di 29 persone. Piccola vendetta postuma ? Mah...   Fatto sta che Palazzo Chigi «dovrà provvedere, in solido con i sette condannati, al risarcimento dei familiari delle vittime e del Comune dell' Aquila, parti civili nel processo» concorrendo «con gli imputati, anche al pagamento di oltre 7 milioni provvisionali esecutive».  E in concreto  chi pagherà ?  Di sicuro, noi.
Un consiglio alla sinistra però: eviti di salire sul carrozzone giudiziario di coloro che difendono una sentenza semplicemente aberrante. Dove in pratica si punisce  il non aver saputo prevedere il giorno, l’ora, il minuto, il secondo in cui doveva - attenzione non poteva - avvenire il terremoto.

 Carlo Gambescia

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