venerdì 21 settembre 2012

Lo scandalo alla Regione Lazio




Lo scandalo che sta devastando l’immagine,  già peraltro compromessa della Regione Lazio, ha messo in luce le cifre da capogiro percepite dai politici  e   l' uso distorto del denaro pubblico, sul quale sta indagando la magistratura.
Che fare? Per alcuni la soluzione possibile -  al di là perciò delle sciocchezze sulla  democrazia diretta per sessanta milioni di italiani - resta quella di eliminare  a qualsiasi livello istituzionale, il finanziamento pubblico dei partiti.
L’idea non è sbagliata. Come hanno mostrato fior di studi,  peculato e corruzione allignano in quella zona grigia, come nel caso dei partiti, dove interesse  pubblico e privato si intersecano. Del resto,  come  rilevano gli abrogazionisti,  la natura umana è quel che è… Inutile perciò pensare -  si legge -   che l’ educazione possa mutare quelle caratteristiche che secondo Hobbes, rendono da sempre l’uomo pericoloso.  Tradotto, un po'  alla buona:  se l’occasione fa l’ uomo ladro perché non ridurre drasticamente il “numero” delle  occasioni?  E quindi perché non privatizzare i partiti?
Tuttavia, esistono almeno due  controindicazioni.
La prima è che un taglio di  tali  proporzioni  difficilmente può essere accettato dai partiti, istituzioni, che come tutte le istituzioni, lottano per la propria autoconservazione.  Di qui, la necessità (ma anche il pericolo) , di dover introdurre il megataglio per vie extralegali, o meglio extracostituzionali… C'è chi, addirittura, ha proposto, una dittatura a termine di tipo romano repubblicano.
La seconda è che  il megataglio  rischia di far diventare la  politica  appannaggio di coloro che hanno i  mezzi economici per praticarla, o comunque per influire su di essa. Certo, si possono sempre istituire dei controlli.  Ma chi controllerà i controllori? E chi controllerà i controllori dei controllori? E così via?
Come si può notare,  la questione non è facilmente risolvibile. E comunque, qualunque scelta si faccia, esistono sempre  controindicazioni. Diciamo che si dovrebbe optare per il male minore. Ma qual è in questo caso il male minore?

 Carlo Gambescia 

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