mercoledì 19 settembre 2012

Italia in retroguardia...



Consigliamo un' attenta lettura del Rapporto sul mercato del lavoro 2011-2012, curato da Carlo Dell’Aringa, presentato lunedì al Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro presieduto da Antonio Marzano. Il documento, corredato di inoppugnabili  grafici e  tabelle,  è scaricabile qui: http://www.cnel.it/53?shadow_documenti=22786  .  Il consiglio, in particolare, è rivolto a coloro che sono "affamati" di analisi concrete. Il Rapporto, insomma, costituisce l'esatto contrario di quello che gira sulla Rete  
I media ieri ne  hanno pubblicato ampi resoconti, ponendo  giustamente l’accento sul rilevantissimo calo di produttività  nel settore manifatturiero dagli anni Settanta ad oggi (tecnicamente,  dell'output per   ora lavorata).  In realtà,  un passo del Rapporto è  stato trascurato. Ragion per cui  lo  riportiamo integralmente: «È palese che ancora per diverso tempo i paesi della periferia tenderanno a perdere terreno, dato che la crisi limita le opportunità per nuovi investimenti, un passaggio necessario per qualsiasi recupero di efficienza. La caduta degli investimenti caratterizza non solo il settore privato, ma anche il pubblico, visto che le esigenze di bilancio si traducono in minori risorse da destinare al rafforzamento della dotazione infrastrutturale. Si ricade quindi pienamente in una situazione che giustifica un allargamento del gap di produttività fra i paesi della periferia europea e le economie dell'area tedesca».
Naturalmente, tra i paesi della periferia, ci siamo anche noi. Il che significa che la crisi, oltre ad approfondire  il  solco produttivo tra paesi periferici e no, in Italia durerà più a lungo che altrove, perché legata, stante l’impossibilità interna per le «esigenze di bilancio» di accrescere gli investimenti infrastrutturali, alla ripresa esterna delle economie non periferiche.
Concludendo, ormai siamo economicamente in retroguardia: le carte non siamo noi a darle. La partita si gioca altrove.    

Carlo Gambescia

Nessun commento:

Posta un commento