mercoledì 8 luglio 2009

Incontri su YouTube 
Sacco e Vanzetti

Terracina 14  agosto 1971  


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Non siamo cinefili, né amiamo il cinema per il cinema. Però, ecco c’e sempre un però, su YouTube abbiamo appena recuperato il trailer di un film che oggi andrebbe proiettato in tutte le scuole italiane… Parliamo di Sacco e Vanzetti, film del 1971, diretto da Giuliano Montaldo ( http://www.youtube.com/watch?v=hLmqCk0BUfo ) e superbamente interpretato da Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla.
La storia dovrebbe essere nota a tutti (usiamo il condizionale e più avanti il lettore capirà perché...): Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco, due immigrati italiani di fede anarchica, finiscono ingiustamente nelle maglie della giustizia americana. Nel 1921 vengono condannati a morte innocenti. E nel 1927, il 23 agosto giustiziati. Il film è molto documentato, fino a sfiorare il didascalico. Ma va ricordato anche per la eccellente colonna sonora di Ennio Morricone.
E soprattutto per la commovente ed epica ballata di Sacco e Vanzetti cantata da Joan Baez ( http://www.youtube.com/watch?v=gcgYwTnBIIQ ) : Here's to you, Nicola and Bart/ Rest forever here in our hearts/ The last and final moment is yours/ That agony is your triumph...
All'epoca - eravamo poco più che adolescenti - il film ci aprì gli occhi sull' America. E in modo particolare sull'ostracismo sociale nei riguardi di lavoratori e immigrati. Altro che la Sacra Terra delle Grandi Opportunità per Tutti!
Ora, al di là del fatto che si condivida o meno la fede anarchica di Sacco e Vanzetti. Fede che nel mondo di oggi, dove nessuno dà nulla per nulla, resta comunque degna di grande rispetto. La loro triste storia, che ricorda la difficile condizione di molti migranti italiani tra Otto e Novecento, dovrebbe far riflettere sul nostro modo di accogliere (si far per dire) chi oggi bussa alla nostra porta. Si pensi alle ultime vergognose misure repressive varate dal leghista Maroni, con il beneplacito di Berlusconi.
E poi, comunque la si pensi, è un film contro la pena capitale... Il che non è poco.
Purtroppo, sembra che Sacco e Vanzetti, siano morti invano. La storia è una maestra di vita con pochissimi studenti.
Che tristezza!
Carlo Gambescia

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