martedì 26 maggio 2009

Esami di Maturità 
No ai farmaci dopanti, sì alla Nutella


Roma, 25 mag. - (Adnkronos) - Scatta il conto alla rovescia per le decine di migliaia di studenti italiani che affronteranno a breve il fatidico esame di maturita'. E dalla comunita' scientifica del Cnr scatta l'allarme per gli esami dopati. Se in passato per resistere alle nottate sui libri gli studenti si limitavano ad aumentare la dose quotidiana di caffe', confidando nelle sue proprieta' stimolanti, oggi, infatti, in prossimita' di una prova d'esame alcuni fanno ricorso alle 'smart drugs', sostanze legali ma dall'effetto dopante. E devastante. Perche', spiegano i neuroscienziati, se nell'immediato 'regalano' una maggiore efficienza mentale, dopo qualche giorno gli effetti svaniscono, provocando dipendenza e danni gravi alla memoria.

"I cosiddetti nootropi (dal greco noos=mente e tropein=verso) o 'cognitive enhancers', sono prodotti in grado di aumentare le capacita' cognitive. Questa categoria -spiega Anna Lisa Muntoni dell'Istituto di neuroscienze (In) del Cnr di Cagliari- comprende svariate sostanze psicoattive, sia di sintesi che naturali, efficaci non solo nei pazienti con disturbi neurologici o cognitivi, per i quali sono nate, ma anche in persone sane".
"In pratica, l'uso delle 'smart drugs' -prosegue Muntoni- migliora i processi cerebrali che sottendono l'attivita' mentale come attenzione, concentrazione, percezione, apprendimento, memoria, linguaggio, motivazione, capacita' organizzativa e decisionale". Ma sempre piu' spesso questi farmaci sono assunti al di fuori della prescrizione medica. "Stimolanti come metilfenidato, destroanfetamina e modafinil, normalmente prescritti per la terapia del disturbo da deficit di attenzione e iperattivita' (Adhd), dell'autismo e di disturbi del sonno -prosegue Muntoni- si possono acquistare anche online e vengono presi in dosi massicce dagli studenti, soprattutto alla vigilia degli esami".
"Queste sostanze -spiega ancora la neuroscienziata del Cnr, Muntoni- agiscono fondamentalmente aumentando i livelli cerebrali dei neurotrasmettitori dopamina e noradrenalina. In questo modo, da un lato migliorano le capacita' di concentrazione e di elaborazione delle informazioni, i livelli di allerta e di attenzione, la motivazione allo studio, e, dall'altro, riducono le sensazioni di sonno, fame e fatica. Di qui la tendenza ad abusarne per migliorare le proprie prestazioni e prendere voti piu' alti". Un'abitudine insana e pericolosa poiche' per la maggior parte di tali droghe non si conoscono gli effetti a lungo termine nei soggetti sani.
"In generale, disturbano i meccanismi del sonno -precisa la ricercatrice dell'In-Cnr- vanificando dopo qualche giorno la loro azione e mettendo a repentaglio la memoria. Una buona qualita' del sonno e' infatti indispensabile per immagazzinare le informazioni e consolidare i ricordi". E i pericoli non finiscono qui.
"Altri effetti collaterali -riferisce Muntone- sono rappresentati da diminuzione dell'appetito, perdita di peso, ansia e irritabilita'. Per quanto riguarda il problema della dipendenza, gli stimolanti metilfenidato e anfetamina, amplificando le azioni della dopamina, rendono piu' interessanti e gratificanti lo studio e le attivita' quotidiane e cio' puo' portare all'uso compulsivo e alla dipendenza". Info: www.cnr.it"
http://www.adnkronos.com/Speciali/Scienza/NotizieManuali/250509.html

E ti pareva. Dopo calciatori, ciclisti, scemi del sabato sera, adesso arriva pure lo studente dopato.
Secondo il Cnr se in passato per resistere alle nottate sui libri gli studenti si limitavano a ubriacarsi di caffeina, confidando nell’insostenibile pesantezza della moka da 12 caffè per notte, oggi, a poche settimane dalla maturità sembra che stiano andando per la maggiore le “smart drugs”.
Già l’uozzamerican è tutto un programma… Per finire non nella famosa “marana” di Nando Moriconi a fare il bagno imitando le bracciate di Tarzan, ma in un Centro di Salute Mentale, dopo ovviamente aver parlato con la Madonna, o con qualche santo, gerarchicamente inferiore…
Dato che si tratta di sostanze legali ma dall’effetto dopante. E rovinoso. Perché come spiegano i neuroscienziati, se subito donano una maggiore efficienza mentale, di lì a qualche giorno gli effetti spariscono provocando dipendenza e danni alla memoria…
E purtroppo sembra che i ragazzi abbocchino. Del resto come li abbiamo cresciuti? Poco responsabili, timorosi delle malattie e farmacodipendenti.
Già quando vanno all’asilo, le mamme al primo raffreddore se ne escono con l’Aspirina. E poi crescendo a otto il piccolo riceve la sua prima bustina di Aulin, sembra addirittura che venga festeggiata in famiglia. A dodici la prima Novalgina. A sedici, già grandicelli, si passa al Momentol.
Va perciò da sé, che quando arriva l’esame di maturità i ragazzi da soli si buttino sulle smart drugs. E tanti saluti “a’ mammeta”.
Ormai sono grandi e si possono impasticcare liberalmente. Salvo poi giocarsi il cervello insieme alla maturità. Anzi in questo caso si può parlare di esami di immaturità…
Ragazzi, date ascolto a Nanni Moretti, perché non provare con la Nutella… Fin da piccoli. E’ buona, soprattutto sul pane. E poi non c’è rischio di ridursi a vegetali. Magari qualche problemino di colesterolo, sì.


Carlo Gambescia

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